Perché KinkyGirls?

Perché un gruppo di donne delle più diverse età, orientamenti sessuali, identità di genere, attitudini in ambito bdsm, decide di lanciarsi nell’avventura di organizzare il primo e unico play party a tema kinky e bdsm per sole donne, e più in generale, di animare la scena bdsm con un dibattito politico e culturale sulle relazioni bdsm, fetish e kinky tra donne?

Quelle di seguito sono solo alcune riflessioni sul tema, certamente non esaustive, ma indicative dell’urgenza di affrontare questo ambito del desiderio, forse sognato da molte, anche vissuto da tante, ma certamente poco presente su un piano di visibilità.

Perché le specificità e direi le vere e proprie problematiche del kinky/bdsm tra donne attengono essenzialmente a due ambiti oseremmo dire opposti: la potenza dello sguardo maschile che tutto piega alle proprie fantasie e lo sguardo giudicante di una erronea lettura femminista della sessualità alternativa.

Prima questione:
Il bdsm vissuto a livello eterosessuale prevede la partecipazione delle donne come dominanti o sottomesse in una funzione prevalentemente legata al rapporto con gli uomini: donne che giocano con altre donne esistono certamente e a volte se ne vedono anche nei play party, ma si ha spesso l’impressione che si tratti di una semplice digressione, un di più rispetto allo standard che vuoi o non vuoi alla fine implica necessariamente la presenza di un maschio. Diciamo che l’universo kinky e bdsm tra donne spesso rischia di diventare ciò che nelle fantasie erotiche vanilla – veicolate anche dai porno – è l’erotismo lesbico: una parentesi tra un pene e l’altro. L’ipotesi che esista un mondo di gioco bdsm unicamente al femminile credo che sfugga alla gran parte della comunità ed è buffo perché se si assume che esistono donne che amano altre donne è strano che non si assuma anche che alcune di esse lo fanno attraverso i codici di un rapporto D/S o con una sessualità permeata di feticismi, sadomasochismo e chi più ne ha ne metta.
Di fatto se due o più donne giocano in un play party è esperienza comune a tutte noi che lo sguardo maschile, che sia dominante o sottomesso, è potente e ci ingloba nelle sue fantasie, anche quando non lo vorremmo.

Seconda questione:
Spesso a donne lesbiche o bisessuali impegnate nel Movimento lgbt e/o femminista l’idea stessa che l’amore e/o la sessualità tra donne possa essere permeato da dinamiche di potere, dolore, sottomissione porta immediatamente a galla l’ipotesi che si tratti di “farina di un altro sacco”, che si tratti per l’appunto di “perversioni” mutuate da un immaginario patriarcale e maschilista, nutrito da una pornografia dove la donna non è mai soggetto neanche quando dice di esserlo.
Il senso di colpa che possono provare in questo senso molte donne lesbiche e bisessuali che scoprono e vivono pulsioni non vanilla è difficilmente comprensibile per chi non abita determinati ambienti politici e culturali o anche solo interpersonali: la paura di non avere desideri spontanei e autonomi, ma di essere semplicemente schiave di un patriarcato interiorizzato, di mimare un maschio che abusa di una donna, pur usando l’alibi della con sensualità, è sempre in agguato.

E’ chiaro che entrambi i punti di vista sono fortemente centrati su esperienze settoriali e presentano il limite di non vedere da un lato la specificità dell’amore tra donne e da un altro l’assoluta eterogeneità e “normalità” delle diverse espressioni di tale desiderio.

Perché è un dato di fatto incontrovertibile e comprovabile, se si riesce ad andare aldilà del proprio personale, che le donne amano e desiderano in infiniti modi le altre donne e questi modi possono passare anche attraverso il “gioco” (ma ricordiamoci sempre che i bambini e le bambine giocano assai seriamente…) del feticismo, attraverso l’arte e la costrizione delle corde, passando per la gestione del dolore/piacere, fino ad arrivare alla possibilità della sperimentazione e della pratica del rapporto tra dominazione e sottomissione, tra cura e controllo.
Si tratta di infinite sfumature della sessualità che appartengono alle donne esattamente come agli uomini e che nè rendono le donne che vivono e agiscono questi desideri una caricatura di un maschio maschilista e machista, come non avviene se una donna fuma o indossa i pantaloni, né tantomeno sono un prologo ad un necessario e “naturale” rapporto con il maschio di turno.

La differenza nelle pratiche la fa la consapevolezza di chi le agisce e non certo il fatto che una cosa sia nota come maschile o femminile.

Molte di noi non hanno ceduto alle pressioni sociali e hanno finora vissuto pienamente la propria identità bdsm con donne, sia in pubblico che in privato, ma riscontrando forti limiti nella libertà di espressione di sè e soprattutto in assenza di luoghi fisici e mentali dove realmente si potesse evitare il giudizio altrui, sviluppando insieme al divertimento anche una riflessione politica e culturale e perchè no godendo dell’energia femminile che crea legami e relazioni potenti.

Da sempre gli uomini gay hanno attivato propri luoghi e percorsi di sessualità non convenzionale senza per questo sentirsi meno gay, meno impegnati e non si sono fatti alcun problema a tenere lo sguardo e le pratiche femminili al di fuori di questi spazi.
E quindi era ora che esistesse un luogo ed un’occasione dove questi desideri e queste pratiche possano avere uno spazio sicuro: dove non si possa venire giudicate come donne lesbiche o bisessuali che usano strumenti del patriarcato, dove non si rischi di agire fantasie non proprie, ma di un immaginario maschile, dove non esista una gerarchia tra donne lesbiche, bisessuali o semplicemente curiose di sperimentare una parte dei proprio desideri, dove anche donne non nate tali, ma che si riconoscono e vivono come tali e desiderano e “giocano” con altre donne possano trovare uno spazio non discriminante.

KinkyGirls nasce per questo.

KinkyGirls è un gruppo di amiche, è un play party, sono munch di incontro e relazione, è un sito, un marchio depositato, la collaborazione con iniziative lgbt e bdsm di altre organizzazioni, è performance, divulgazione attraverso i social e con lo sguardo e le parole.

KinkyGirls siamo noi e siete voi.


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6-7 Luglio 2024

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