KinkyGirls ha 6 anni e sempre più persone aderiscono a questo progetto. Stiamo crescendo insieme, numericamente e personalmente; siamo una realtà sempre più riconosciuta nel panorama queer e kinky romano (e non solo), e siamo invitatə a partecipare a sempre più eventi.
È per questo che abbiamo sentito la necessità di aumentare le persone
nello staff, in modo da avere più voci, più presenza e più possibilità di gestione nei nostri eventi.
Vogliamo che gli spazi che promuoviamo e attraversiamo siano spazi in cui ci sentiamo liberə: liberə di giocare, liberə di guardare, liberə di flirtare, liberə di allontanarci, di dire no e di dire sì.
Per fare questo abbiamo bisogno che ognunə di noi si muova in modo consapevole.
Consapevole degli spazi, fisici e simbolici, che occupiamo; dei privilegi che di volta in volta incarniamo e ci portiamo dietro, anche quando stiamo cercando di decostruirli; del potere, anche momentaneo, che ci danno i ruoli e le relazioni.
KinkyGirls si impegna a rendere gli spazi consapevoli e attenti, ma sappiamo tuttə quanto sia difficile uscire dagli schemi binari e patriarcali, che il lavoro di decostruzione lo si fa giorno per giorno, e che non tuttə abbiamo la stessa consapevolezza.
Per quanto come staff ci impegniamo in questa direzione, non siamo onnipotenti – anche se ad alcunə di noi piacerebbe.
Crediamo nella responsabilità collettiva della scena. Crediamo nella sorellanza e nella capacità di risolvere le situazioni difficili tramite la parola e la mediazione.
Crediamo nella riflessione individuale e in quella collettiva.
Nessunə è perfettə: cerchiamo di migliorare e migliorarci continuamente per creare spazi responsabili e consapevoli.
Vi chiediamo perciò di affidarvi lə unə allə altrə, di parlare con la staff di qualunque cosa non vi convinca, se per qualunque motivo non vi sentite al sicuro o se pensate che ci sia qualcosa che non va in una scena. Il personale è politico, i panni sporchi non si lavano in casa e l’omertà non è un nostro valore: KinkyGirls è un progetto politico che parte dalla ricerca del piacere e del desiderio perché i nostri spazi ci assomiglino sempre di più.
Per questo c’è bisogno dell’impegno di tuttə.
Cosa possiamo fare?
- Riflettere sullo spazio che occupiamo, su come la nostra personalità, il nostro ruolo e le
nostre relazioni influenzino la percezione che ə altrə hanno di noi. - Chiedere e rispettare l’autodefinizione di sé, in termini di nomi, pronomi, estetica, ruoli,
sessualità, pratiche di gioco. - Chiedere esplicitamente il consenso per qualsiasi interazione fisica, anche quando ci sembra legittima (perché la riteniamo innocua, perché c’è già stata in passato o per altri motivi).
- Imparare a considerare le richieste di consenso sexy.
- Parlare con la staff e/o con persone di fiducia di tutte le situazioni che non ci convincono, che ci coinvolgano o meno.
- Non introdurci in scene di gioco senza aver prima chiesto il consenso esplicito a tutte le parti coinvolte (bottom compresə!).
- Segnalare alla staff (braccialetto arcobaleno) qualsiasi scena in cui percepiamo disagio.
- Valutare le condizioni di sicurezza prima di intraprendere una scena, sia per noi stessə che per ə nostrə partner che per le persone che stanno intorno
Hai dubbi in merito? Vuoi contribuire con critiche o suggerimenti?
Scrivici o vienici a trovare e saremo felici di ascoltarti 🙂
KinkyGirls Staff